Razionale Sientifico
L’Italia è il paese in Europa con la percentuale più elevata di anziani sul totale della popolazione: il 21,4% di residenti è ultrasessantacinquenne e il 6,4% ultraottantenne. Al quadro demografico consegue una pressante richiesta preventiva, curativa ed assistenziale, che può essere realizzata soltanto disponendo di Medici preparati in Geriatria e Gerontologia e capaci di prendersi cura della popolazione che invecchia e dei pazienti anziani, spesso affetti da multipatologia e da declino fisico e cognitivo. In Italia gli anziani vivono molti anni della loro vita con disabilità più che in altri paesi europei ma la pratica medica, soprattutto nel settore delle cure primarie, non si è adeguata ad affrontare i problemi legati all’invecchiamento della popolazione; le procedure tradizionali non sono sufficienti ad affrontare i problemi degli anziani e i molteplici bisogni che emergono man mano che le performance fisiche e mentali diminuiscono e che la speranza di vita si riduce per cui si sta di fatto ospedalizzando il paziente in fin di vita. L’obiettivo della Geriatria è assicurare molti anni vissuti in salute e per far questo bisogna sapersi occupare sia degli anziani sani che di quelli già malati. La visita medica del paziente anziano deve valutate la resilienza del soggetto, che consiste nella capacità di mantenere costanti le attività abituali comprese la capacità di mantenere una vita attiva, di coping, di interagire con il mondo circostante e di affrontare positivamente gli inevitabili eventi negativi e stressanti della vita. I profili dell’invecchiamento, facendo riferimento alle capacità funzionali, variano infatti dall’ invecchiamento di successo a quello accelerato: l’ageismo e l’accanimento terapeutico sono le due facce della stessa medaglia quando manca la conoscenza dei processi di invecchiamento e la valutazione delle capacità residue del paziente anziano L’appropriatezza delle cure prevedrà interventi riabilitativi e riattivativi’ negli anziani di successo mentre la cura degli anziani fragili dovrà prevedere strategie terapeutiche che evitino prescrizioni non necessarie e insicure fino alle cure palliative; comunque in primo piano nel gol delle cure dovrà essere messa sempre la qualità della vita del paziente Questo convegno è rivolto a tutte le figure professionali che si relazionano con il paziente anziano per valutare meglio in base al grado di fragilità, qual sia il piano di intervento più adeguato per conservare una buona qualità di vita, , evitando per quanto possibile l’istituzionalizzazione e facendo attenzione alla sua speranza di vita e alle sue decisioni di fine vita se espresse. Inoltre, il Convegno si propone come un momento di confronto per i geriatri sui setting assistenziali (domiciliari, semiresidenziali e residenziali) per l’anziano che si integrano e si ricompongono in un quadro unitario di risposte al bisogno fino alla guarigione o alla stabilizzazione dei problemi di salute psicofisica del paziente. A questo scopo il congresso prevede diverse sessioni su vari aspetti: diagnostici, terapeutici e riabilitativi dell’invecchiamento tramite letture di aggiornamento, simposi (anche intersocietari) seguiti sempre da una discussione interattiva.